si è così abituati a sentir parlare male del cemento che neanche ci si chiede più il perchè… il cemento è cattivo. PUNTO E BASTA! meglio quelle lussuose ville dove il “mostro brutale” viene celato da un consistente strato di stucco marmorizzato (generalmente usato come rifinitura di colonne che tracotanti si attestano a definire gli osceni porticati delle ville post-moderne), meglio le mattonelle con texture di pietra “viva” (quelle delle calde ed accoglienti casette “in stile”, ma stile di che?!), meglio i rivestimenti in “legno” (plastica “travestita” da legno); insomma, meglio camuffare, meglio ingannare, meglio che gli altri non sappiano!

Il cemento non è cattivo, il cemento è onesto! il cemento è ospitale, non ruba la scena a ciò che accoglie anzi con il suo grigio tanto neutrale ne esalta il colore. Rispetto alla sua immobilità gli ondeggiamenti del filo d’erba investito dal vento sono una  danza panteistica; il cemento è discreto… lascia spazio al mondo e agli uomini di esprimersi… forse però… è proprio per questo che nessuno lo vuole; forse l’idea che le nostre azioni non passino inosservate rispetto ad un contesto “rumoroso”, l’idea che quello che facciamo non sia all’altezza del mondo che ci ospita ed il pensiero che non ci sia nulla a distrarre il prossimo (l’osservatore) dal rendersene conto… tutte queste “idee” ci inquietano! probabilmente questo è il motivo per cui  il cemento è diventato un “demone”, il demone che più spaventa gli incapaci, i fannulloni, i raccomandati, gli ingiusti, i corrotti: il demone della realtà (gli inglesi lo chiamano “concrete”).

Una risposta

I commenti sono chiusi.